Chi era Giorgio Napolitano, l’11esimo Presidente della Repubblica
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Chi era Giorgio Napolitano, l’11esimo Presidente della Repubblica

Giorgio Napolitano

Con alle spalle una lunga militanza nel PCI, Giorgio Napolitano è stato il primo capo di Stato italiano ad essere eletto per due mandati consecutivi.

Primo ex PCI a salire al Quirinale e primo a essere rieletto, Giorgio Napolitano ha segnato in modo importante la storia della politica italiana. Originario di Napoli e a lungo residente a Roma, si è spento nel 2023, all’età di 98 anni.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

La biografia dell’ex capo di Stato

Giorgio Napolitano
Giorgio Napolitano

Giorgio Napolitano nasce a Napoli il 29 giugno 1925, sotto il segno del Cancro, dal padre avvocato e scrittore Giovanni e dalla madre Carolina Bobbio, discendente di una famiglia nobiliare di origine piemontese, anche se diversi rumors più o meno fondati lo vorrebbero figlio del re d’Italia Umberto II di Savoia, con il quale la madre avrebbe avuto una relazione.

Studia al liceo classico, spostandosi con la famiglia tra Napoli e Padova per via della guerra, e nel 1942 decide di iscriversi alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università Federico II di Napoli, dalla quale si laureerà cinque anni più tardi. In quel periodo, entra a far parte del Gruppo Universitario Fascista di Napoli e, soprattutto, fa la conoscenza di giovani e vivaci intellettuali che lo avvicinano alle idee comuniste.

La carriera politica

Iscritto ufficialmente al Partito Comunista Italiano a partire dal 1945, Napolitano viene eletto deputato al Parlamento nel 1953 – ruolo che manterrà quasi ininterrottamente fino al 1996. Nei suoi primi anni da politico, approva l’intervento sovietico in Ungheria, ma ben presto inizia un processo di transizione che lo porterà ad avvicinarsi alla socialdemocrazia, in un’ottica più moderata.

Eurodeputato dal 1989, tre anni più tardi è eletto presidente della Camera, succedendo a Scalfaro, che si sposta al Colle. Riceve poi la nomina di Ministro dell’Interno nel primo governo Prodi: uno dei risultati del suo operato è la legge che istituisce i centri di permanenza temporanea per gli immigrati clandestini.

I due mandati da Presidente della Repubblica

Nel 2006, al quarto scrutinio, Napolitano viene eletto Presidente della Repubblica con 543 voti su 990 votanti. La sua linea politica risulterà in continuità con quella del suo predecessore, Carlo Azeglio Ciampi, con la massima attenzione rivolta al patriottismo, soprattutto in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, e alla distensione politica nazionale e internazionale. In occasione della crisi in Medio-Oriente, infatti, il capo di Stato opta per la politica del dialogo.

Alla scadenza del suo settennato, nel 2013, il Parlamento si trova in stallo a seguito delle elezioni politiche e converge con una ampissima maggioranza sul nome dell’allora 87enne. Dunque, nonostante avesse dichiarato di non voler correre a una rielezione, Napolitano è divenuto il primo presidente nella storia dell’Italia repubblicana a essere eletto per un secondo mandato. Due anni più tardi, tuttavia, rassegna le proprie dimissioni, per via di difficoltà legate all’età. Da quel momento, è stato senatore a vita di diritto.

La vita privata di Napolitano

Giorgio Napolitano Clio Maria Bittoni
Giorgio Napolitano e Clio Maria Bittoni

Napolitano era sposato con Clio Maria Bittoni, avvocatessa conosciuta brevemente a Napoli ai tempi dell’università e ritrovata poi a Roma nei primi anni di attività politica. I due si sono uniti in matrimonio nel 1959 al Campidoglio solamente con rito civile, come era solito per gli esponenti del PCI.

La coppia ha avuto due figli: Giovanni, nato nel 1961 e ora funzionario di un ente amministrativo, e Giulio, nato nel 1969, docente universitario. Il primogenito ha dato loro due nipoti, Sofia e Simone, nati nel 1997 e nel 1999.

La malattia e la morte

I problemi di salute dell’ex capo di Stato sono cominciati nel 2018, quando, a seguito di un malore, è stato operato d’urgenza all’aorta. Quattro anni più tardi, ha subìto nuovamente un intervento, questa volta all’addome.

Nel 2023 è stato ricoverato per diverso tempo, fino a che, il 22 settembre, a seguito dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute, si è spento. Per lui, è stato dichiarato lutto nazionale.

L’eredità dell’ex Presidente della Repubblica

Con la sua morte, l’ex Presidente della Repubblica ha lasciato in eredità alla moglie e ai due figli i due appartamenti romani nei quali ha vissuto per buona parte della vita (esclusi gli anni al Quirinale). Situati in via dei Serpenti, rione Monti, si tratta di due alloggi dal valore stimato di 700mila euro l’uno, entrambi classificati con 6 vani.

Non si hanno ulteriori notizie sul patrimonio lasciato da Napolitano, se non l’ultima dichiarazione dei redditi pubblicata nel 2022, che denunciava poco più di 120mila euro di reddito complessivo.

Curiosità su Napolitano

Napolitano è sempre stato un grande appassionato di teatro: negli anni universitari, ha persino debuttato come attore nella compagnia del Gruppo Universitario Fascista.

Per diverso tempo, è stato soprannominato come “Re Giorgio”, appellativo inizialmente vagamente dispregiativo, coniato per via di alcuni suoi comportamenti considerati “monarchici”, e poi riletto in luce positiva dal New York Times in seguito al suo ruolo giocato nel passaggio dall’ultimo governo Berlusconi al governo Monti.

In tutta la sua vita, è stato insignito di più di 40 onorificenze in tutto il mondo.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 25 Settembre 2023 15:57

Giorgia Meloni, un anno di Governo: la previsione su quanto durerà

nl pixel